Per il secondo anno consecutivo in Cantina Parovel si è tenuta lunedì 3 ottobre una degustazione verticale per esperti del settore e winelovers: un appuntamento guidato dalla giornalista e sommelier Liliana Savioli per studiare insieme un determinato vitigno, scambiarsi idee e confrontare le diverse annate, ripercorrendo condizioni climatiche, situazioni fitosanitarie e lavorazioni. L’anno scorso è stato scelto il Refosco, quest’anno è toccato a un altro caposaldo della viticoltura triestina. “Ritratto di Vitovska” ha infatti cercato di emulare la penna di Henry James nel tratteggiare le fortune e le disavventure della nostra “Signora” del Carso attraverso 8 annate caratterizzate da clima piuttosto diversi, data l’instabilità che le ultime estati da dieci anni a questa parte ci hanno regalato. Oggi, grazie alla maturazione in bottiglia, Parovel ha costruito un piccolo archivio che costituisce un patrimonio di confronti a cui poter attingere.
Come riferiva l'enologo Claudio Fabbro, la coltivazione della Vitovska, e di altri auctotoni, è portata avanti da virtuosi che non vogliono scendere a tutti i costi a patti col mercato, operando in una nicchia che non ha una vasta produzione, ma offre prodotti di alta qualità, una “viticoltura eroica” che vuole che il proprio vino possa vivere anche dopo 4-5 anni dalla sua vendemmia e che agisce in modo che questo possa esser possibile.
La Vitovska ha cominciato solo negli ultimi decenni ad esser lavorata e imbottigliata in purezza, un tempo veniva usata prevalentemente negli uvaggi, mentre oggi nella Doc Carso la si vinifica in bianco, in orange e ci sono persino degli esperimenti con Vitovske passite. La Vitovska Parovel, prima nella linea Vinja Barde ed ora nella linea Barde, viene vinificata in bianco senza lo sviluppo di tannini.
Il percorso a ritroso ci ha portato a degustare le annate della Vitovska Onavè Barde 2013 Parovel (pluripremiata), 2012, 2011, 2010, 2008, 2006 e a fini puramente didattici le 2014, 2015 e il mosto 2016. Tutti questi vini provengono da vigneti che oggi hanno trent’anni di media e nei quali non viene praticata irrigazione. La presenza sanificatrice di costanti brezze e della Bora permettono da sempre interventi minimi. Nell’incontro si è parlato anche del legame tra Vitovska e Bora, perché sono proprio le sferzate di quest’ultima a rendere la Vitovska croccante e a privarla da parassiti e muffe. Il grappolo della Vitovska è infatti molto compatto e solo la fresca e forte bora riesce a “pulirlo” regalando al vignaiolo un’uva molto sana che contiene in sè molta sapidità e mineralità, che l’affinamento in bottiglia esalta, anche dopo molti anni.
Per un approfondimento tecnico citiamo gli appunti di degustazione dell’autore di "Cuore di Pietra. Un viaggio nell'anima dei vini del Carso" Federico Alessio che potete trovare anche sul suo blog:
≪Vitovska 2013 Annata calda e siccitosa. Paglierino scarico, abbastanza consistente. Naso di buona finezza: fiori bianchi, macchia mediterranea, talco, pera. Sorso vibrante, freschissimo, minerale. Finale sapido in cui echeggiano sentori agrumati e di zenzero.
Vitovska 2012 Annata un po’ bagnata, maturazione tardiva. Paglierino con tenui riflessi dorati, buon estratto. Profumi intensi di camomilla, fiori d’acacia e frutta matura con accenni di banana e melone. In bocca risulta abbastanza morbida, più larga della precedente. Corposa, sapida.
Vitovska 2011 Annata sballata, racconta Euro Parovel. Paglierino tendente al dorato. Naso timido e intricato, affiorano sbuffi sulfurei e di calcare. Al palato risulta equilibrato, con buon gioco fra calore e acidità. Finale leggermente amarognolo, con retrobocca di sale e limone.
Vitovska 2010 Annata piovosa e fredda. Paglierino scarico, esile. Spettro olfattivo delicato in cui si mescolano camomilla, pesca bianca, zenzero e limone. Il sorso è fresco e vibrante, verticale. Mineralità arricchita da note di ritorno, soprattuo zenzero e pesca. Gradevole nonostante l’annata.
Vitovska 2008 Annata buona. Paglierino con screziature dorate, discreta consistenza. Ritorna la camomilla, il talco, lo zenzero. Poi frutta, albicocca e melone. Buona densità gustativa, intenso, sapido e fruttato. Manca di lunghezza, ma è un bel bere.
Vitovska 2006 Annata ottima. Dorato, consistente. Naso evoluto, spiccatamente terziario, circonfuso da un alone di incenso. Miele d’acacia, propoli, agrume candito, note balsamiche di resina ed eucalipto. Sorso caldo e avvolgente, orizzontale, ma con un residuo vivissimo di freschezza. Corposo, intenso e suadente, dotato di buona persistenza.
Fuori programma sono state proposte anche le annate non ancora in commercio.
Vitovska 2015 Annata buona. Paglierino scarico. Profumi incerti e intricati, affiorano note di pesca bianca e agrumi. In bocca prevale l’acidità, un vino ancora in fase di stabilizzazione.
Vitovska 2014 L’annus horribilis con la pioggia a far da padrone. Giallo verdolino. Note olfattive citrine e calcaree. Bocca di vertiginosa verticalità, quasi una limonata alcolica. Emerge una timida pesca bianca in retrolfatto. Acidità oltre misura.
Vitovska 2016 Si tratta naturalmente del mosto in fermentazione, che per il momento è un ottimo succo di frutta alla pera..!≫