Parovel pratica la sostenibilità in più forme, dalla campagna al packaging adottando il principio dell'economia circolare come principio di lavoro, con un modello di produzione e consumo estremamente attento.
Come la buona tradizione contadina insegna, siamo da sempre attenti alla riduzione degli sprechi e delle risorse naturali utilizzate nella produzione.
Per quanto riusciamo tendiamo alla condivisione, al riutilizzo, alla riparazione e riciclo dei materiali il più a lungo possibile.
In campagna adottiamo da anni la lotta integrata, una tecnica di difesa agronomica che fa minimo ricorso, e solo se necessario, ai fitofarmaci. Vengono piuttosto utilizzati mezzi alternativi a minor impatto ambientale sfruttando strumenti biotici e abiotici al fine di ottenere l’equilibrio dell’agroecosistema, mutuati dall’agricoltura biologica. Si ricorre alla chimica unicamente quando il danno portato da parassiti supera il costo del trattamento e il risultato finale è una maggiore salubrità del prodotto con residui chimici minimi.
Nella lavorazione dell'olio il residuo organico, la cosiddetta sansa, viene smaltito in due modi: una parte torna a concimare i nostri oliveti perché la sostanza è nutrimento prezioso per il terreno, mentre la gran parte viene consegnata ad un'azienda friulana che tratta biomasse per farne nuova energia
Quando invece facciamo il vino, le vinacce che rimangono dalla spremitura delle uve vengono consegnate a una nota azienda friulana che ne trae dell'ottima grappa.
E quando vino ed olio sono pronti, li confezioniamo unicamente in vetro, i tappi del vino sono di sughero e il sigillo della bottiglia è in plastica, tutti materiali riciclabili. Così come per il vino anche l'olio viene confezionato unicamente in vetro con tappi salva-goccia come da disciplinare, ma ci piacerebbe si trovassero materiali alternativi agli attuali che NON prevedano una componente plastica. Al momento della spedizione, utilizziamo infine cartone e carta.
A questo si aggiunge l'impiego di muletti elettrici, il chiudere sempre le luci quando lasciamo lo stabilimento dove rimane acceso solo l'impianto di emergenza, l'utilizzo di materiali ecologici nelle nostre confezioni regalo, la lotta allo spreco alimentare e tante piccole pratiche che sommate a tutto il resto, cercano di impattare il meno possibile sull'ambiente che abitiamo e che da oltre 120 anni è tutta la nostra vita: lavoro, sostentamento e nutrimento.