Olio Extravergine e salute, il legame è davvero molto stretto e per farlo conoscere, Parovel è impegnata in un nuovo progetto di disseminazione delle proprietà benefiche dell'olio extravergine d'oliva: un percorso in collaborazione con Natalia Rosso e Claudio Tiribelli della Fondazione Italiana Fegato e con la dott.ssa Deborah Bonazza di ASUGI. È stata infatti rilevata una stretta correlazione tra l'uso dell'olio extravergine di oliva e la salute del fegato.
Deborah Bonazza, anatomopatologa di ASUGI, studia le patologie del fegato con particolare attenzione per le malattie metaboliche epatiche (steatosi e steatoepatite) degli abitanti della nostra regione Friuli Venezia Giulia e ci spiega che le malattie del fegato sono in aumento nel nostro territorio. Tali condizioni sono dovute a diversi fattori, fra questi un ruolo determinante lo gioca lo stile di vita non corretto. Per studiare i processi alla base dell'insorgenza di queste alterazioni, da anni c'è una stretta cooperazione con la Fondazione Italiana Fegato.
Importante quindi la collaborazione con Claudio Tiribelli, direttore scientifico e con Natalia Rosso, senior scientist della Fondazione Italiana Fegato
Il sapore piccante dell’olio EVO è dovuto alla presenza dell’oleocantale, sostanza contenuta principalmente nelle olive e nell’olio Extra Vergine d’oliva.
L'importanza e peculiarità di questa sostanza sta nel possedere caratteristiche antiossidanti e antinfiammatorie. La sua azione antinfiammatoria sull'organismo è molto simile all'ibuprofene, uno degli antinfiammatori non steroidei più assunti.
Uno stile di vita salutare può prevenire l’insorgenza di molteplici malattie.
Ippocrate (circa 460 a.C.) sosteneva che la medicina non deve curare, ma evitare i mali evitabili. Un concetto alquanto attuale e sviluppato dalla medicina preventiva.
"Fa che il cibo sia la tua medicina e che la medicina sia il tuo cibo" per farlo è fondamentale essere informati e consapevoli. È un lavoro di ricerca, di analisi e di responsabilità, un lavoro che deve essere portato avanti da un team multidisciplinare dove ognuno porta la sua esperienza e la condivide in un’ottica di approfondimento e di crescita, in modo che le informazioni siano chiare ed accessibili a tutti.
Il sapore piccante dell’olio EVO è dovuto alla presenza dell’oleocantale, sostanza contenuta principalmente nelle olive e nell’olio Extra Vergine d’oliva e si va riducendo con il tempo. La durata dell'olio EVO con caratteristiche organolettiche medie è di 18 mesi.
L’oleocantale è la molecola responsabile del “bruciore in gola”, o per meglio dire di quella sensazione piccantina che avvertiamo quando ingeriamo olio EVO di alta qualità. L'importanza e peculiarità di questa sostanza sta nel possedere caratteristiche antiossidanti e antinfiammatorie. La sua azione antinfiammatoria sull'organismo è molto simile all'ibuprofene, uno degli antinfiammatori non steroidei più assunti.
Gli antinfiammatori non steroidei (FANS) come l'acido acetilsalicilico, il paracetamolo e l'ibuprofene, si differenziano dagli steroidei per il fatto che possiedono un numero nettamente inferiore di effetti indesiderati e per il fatto che il loro effetto analgesico non appartiene alla classe dei narcotici.
La scoperta dell'oleocantale è da attribuire al dottor Gary Beauchamp, scienziato e biologo che lavora presso il Monell Chemical Sense Center di Filadelfia, in un laboratorio organolettico, ovvero dedicato principalmente alla prova di sostanze e alla quantificazione delle loro caratteristiche sensoriali.
Gary, durante un congresso di nutrizione molecolare in Sicilia, è stato invitato ad assaggiare oli di oliva extravergine in un frantoio. Provando l’olio extravergine di oliva, ha trovato familiare il pizzicore lasciato dall'olio sulla gola. Gary stava lavorando infatti sul gusto di varie soluzioni di ibuprofene liquido, e il prurito dell'olio gli ricordava appunto l'ibuprofene.
Uno stile di vita salutare può prevenire l’insorgenza di molteplici malattie.
Ippocrate (circa 460 a.C.) sosteneva che la medicina non deve curare, ma evitare i mali evitabili. Un concetto alquanto attuale e sviluppato dalla medicina preventiva.
"Fa che il cibo sia la tua medicina e che la medicina sia il tuo cibo" per farlo è fondamentale essere informati e consapevoli. È un lavoro di ricerca, di analisi e di responsabilità, un lavoro che deve essere portato avanti da un team multidisciplinare dove ognuno porta la sua esperienza e la condivide in un’ottica di approfondimento e di crescita, in modo che le informazioni siano chiare ed accessibili a tutti.
Parovel vigneti oliveti 1898
Natalia Rosso e Claudio Tiribelli - Fondazione Italiana Fegato
Deborah Bonazza - ASUGI